Page 5 - Catalogo Anima Verde
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“Per voi risplenda il fato”


        È l’auspicio che Serse, nel           corrente luminosa dal cielo alla
        recitativo  iniziale  dell’omonima    terra. La permanenza di questa
        opera musicata da Georg               trasmissione  anche  nel  declin-
        Friedrich  Händel,  rivolge  alle     are delle stagioni e delle ore, dal
        “frondi tenere e belle” del suo ama-  melanconico salix invernale al
        to platano, alla cui ombra adora      baldanzoso rigoglio del mio susi-
        rifugiarsi. Ed è forse lo stesso      no, “caro ed amabile” ad Anna. Il
        auspicio che  Anna  Tonelli affida    dialogo con gli elementi del cos-
        a questo ciclo di dipinti a olio su   mo, il vento, l’acqua, rivissuti in
        tela dedicati all’anima degli alberi,   una sorta di rêverie personale e
        anima  creaturale  ed  effusiva  sul   nostalgica. Il bosco come luogo
        mondo  vivente,  il  cui  respiro  si   dell’intimo colloquio tra gli alberi,
        ritma sul trascorrere del tempo.      le cui foglie, come canta Rabin-
        Individui prevalentemente auto-       dranath Tagore, sono “lo sforzo
        trofi, gli alberi non consumano altri   infinito della terra per parlare
        viventi ma offrono loro paesaggi      al cielo in ascolto”. Infine l’alba
        purificati, riparo  dagli  eccessi    azzurra: la carezzevole azzur-
        del  giorno  e dai  pericoli  della   rità della radura in cui penetra
        notte.  Non hanno animus,  ma         la luce risorgente dell’alba, pura
        anima, che diffondono in silente      e scevra da affronti, violenze e
        e fraterno colloquio.                 manipolazioni.
        Il ciclo esplora questa vita “seg-    Rappresentazioni  di un’anima
        reta”, cogliendone e fissandone,      verde arcaica e perenne, a cui
        mediante una tecnica di intonazione   tributare venerazione.
        divisionista,  aspetti  impercettibili   “Vedi, gli alberi sono, le case /
        o sfuggenti. La vibrazione e lo       che abitiamo reggono. Noi soli /
        scintillio della luce sulle foglie,   passiamo via da tutto, aria che
        o il lucore del gelo invernale        si cambia” (Rainer Maria Rilke,
        sui rami, quasi a veicolare una       Seconda Elegia Duinese, 39-40).


                                                         Alessandro Cremona
                                                               Storico dell’arte
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