Page 7 - Tra cielo e mare
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Pyrgi: sulle onde del mediterraneo tra cielo e mare      cercano riparo nel suo porto, difeso dalla torre Saracena
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                                                                 invece all’etrusca Uni, gemellata con la fenicia Astarte,
        La mostra “Tra il cielo e il mare” raccoglie le opere che  e  soprattutto  alla  dea  del  mare  Tesan/Leucotea  che
        Anna  Tonelli  ha  dedicato  al  Castello  di  Santa  Severa  finalmente  nell’opera  di  Anna  Tonelli  riacquista  un
        che sorge maestoso nel luogo dell’antica Pyrgi. Per una  corpo, una sua ideale fisicità di donna, che la umanizza
        donna come lei è stato del tutto impossibile sfuggire al  e la rende più vicina a noi con i suoi bellissimi capelli
        fascino di questo luogo che una volta scoperto si fissa  accarezzati dal vento.
        profondamente nell’anima e nel cuore; come successo a    I soggetti scelti da Anna raccontano dell’architetto che
        tanti altri nei secoli, è stata catturata dalle pietre antiche   guarda al mondo antico e moderno con l’attenzione di
        e dalla voce del mare che da millenni le lambisce e le fa   un professionista, ma anche con gli occhi del cuore di
        rotolare nel tempo.                                      chi avverte nelle cose che ci circondano la poesia e la
        Pyrgi e il Castello di Santa Severa: una frequentazione  spiritualità, in quelle vive così come in quelle inanimate;
        umana protrattasi dalla preistoria a noi interrottamente,  una pittura che fa percepire la preziosità degli oggetti
        un percorso di storia e di archeologia straordinario che  e  della  natura,  fuori  dal  tempo,  così  intensamente
        racconta uno dei più antichi approdi del Mediterraneo;  presenti che sembra quasi di toccarli con mano.
        luogo  di  culto,  città  etrusca,  fortezza  romana,  rocca
        medievale  e  rinascimentale.  Un  viaggio  a  ritroso  nel   Il contributo che questa mostra  fornice al Polo Museale
        tempo di oltre cinquemila anni in un ambiente costiero   del  Castello  di  Santa  Severa  è  notevole.  Il  visitatore
        di notevole bellezza.                                    è  proiettato  in  paesaggi  dietro  ai  quali  c’è  la  storia,
                                                                 l’archeologia e l’ambiente di un territorio ricchissimo che
        Anna è caduta in pieno nella trappola che gli antichi ci  comincia a risvegliarsi con l’orgoglio di chi inizia ad essere
        tendono  quotidianamente  “costringendoci”  a  vivere  cosciente della bellezza che ci circonda, nonostante le
        circondati  da  costruzioni,  oggetti  e  paesaggi  pensati   tante offese moderne; una ricchezza enorme che ancora
        da loro e costruiti in tempi spesso lontanissimi. Palazzi,  attende di essere  messa al centro dello sviluppo, della
        strade, chiese, castelli, ville romane, ponti, peschiere,  crescita civile e culturale del nostro Paese.
        grandi  tumuli  e  tanto  altro    ancora  sono  parte  viva
        del nostro mondo e dei paesaggi in cui siamo immersi     Anna  Tonelli,  con  le  sue  opere,  oltre  a  regalarci  uno
        fino al collo. Non ha potuto non dipingerli, suscitando   sguardo non usuale sul passato e sul presente di questi
        forti  emozioni  che  consentono  alla  mente  di  spaziare   luoghi,  denuncia  e  fa  riflettere  sui  drammi  attuali  del
        nel  tempo,  tra  l’oggi  e  i  secoli  passati,  respirando  le   Mare  Nostrum,  attraversato  dai  tanti  disperati  che
        atmosfere di un  mondo antico che ancora ci parla e del   cercano  un  futuro  migliore,  lontano  dall’ingiustizia,
        quale  siamo  figli.  Con  l’occhio  dell’architetto,  attento   dalle guerre e dalla povertà che il colonialismo e secoli
        alle forme del reale ma con l’anima sensibile di chi sente   di avido sfruttamento economico hanno provocato nelle
        e  vede  ben  oltre,  le  immagini  e  i  colori  che  propone   loro terre.
        Anna riescono a far percepire i suoni e l’odore salmastro
        dell’aria marina. I quadri parlano del Castello “baciato dal                                        Flavio Enei
        mare”, ma anche sferzato dai colori forti delle tempeste
        invernali. Il mare è il padrone assoluto con i suoi gorghi                                         Archeologo,
        ancestrali e le alte onde che quasi lo nascondono agli                        Direttore del Polo Museale Civico
        occhi. Anna sembra ritrarlo con gli occhi dei marinai che
        lo  intravedono  dal  mare  mentre  in  balia  del  Libeccio                        del Castello di Santa Severa
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