Page 17 - Il suonatore di chitarra
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Annullò definitivamente pure la collaborazione con
l’accademia per gettarsi del tutto nella nuova realtà che lo
aveva travolto, costretto a fare i conti con un destino amaro
che lui cercava di respingere oltre le sue stesse forze.
Nonostante il male avanzasse, si aggrappava all’illusione di
un prodigio che voleva fosse possibile e intanto
fronteggiava gli eventi con risolutezza come se la gravità
della situazione gli avesse moltiplicato le energie.
Premuroso e instancabile, accudiva la figlia con una
dedizione ancora maggiore di quando la coccolava nei
primi mesi di vita e con l’aiuto di una infermiera cercava
pazientemente di darle l’assistenza necessaria, giorno e
notte. Certe volte accadeva di vederla troppo immersa in
strani torpori e allora s’ingegnava a suscitare una reazione,
una breve conversazione oppure la distraeva con delicate
canzoni improvvisate lì per lì. Quando c’era bel tempo
andavano con la carrozzella nel parco del quartiere e pareva
un modo di tornare nel mondo.