Page 18 - Il suonatore di chitarra
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Lei sembrava rispondere bene alle continue
sollecitazioni. Il viso contratto si distendeva in una
espressione serena e gli occhi tornavano a muoversi con
sguardi di speranza. Ma erano solo sprazzi. Più spesso era
assente e avvolta in un’atmosfera di totale indifferenza,
quasi in un dormiveglia artificiale. Con il passare del tempo
s’infittirono le complicazioni dovute alle crisi infettive che
la stremavano ulteriormente e talvolta la conducevano in
uno stato di coma. L’indole coraggiosa e ribelle, però,
aveva sempre avuto la meglio. Una sera, invece, un sonno
profondo e insolito la colpì al termine della frugale cena. In
poche ore il respiro divenne affannoso e flebile, le
contrazioni del corpo incessanti fino a notte tarda e a nulla
valsero le terapie d’emergenza. Poi giunse una quiete
irreale, il calmo preludio al commiato finale nel chiarore
dell’alba.