Page 22 - Il suonatore di chitarra
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All’inizio è stata dura. Le prime volte arrivava in
piazza, si sedeva su una panchina di marmo e lasciava la
chitarra nella custodia. Poi si è fatto coraggio e dopo
qualche settimana ha messo da parte ogni minima
titubanza. Abituato con il tempo a venire lì ogni
pomeriggio, non gli pare più di mendicare ma, all’opposto,
si immagina ancora su qualche palcoscenico davanti al suo
pubblico. Dentro di sé coltiva la suggestione che il denaro
offerto dalle persone che si fermano ad ascoltare la sua
musica sia un riconoscimento per le piccole emozioni
avvertite e respinge con sdegno il dubbio che si possa
trattare di un tributo di compassione. Solo a fine giornata si
sente investito dallo scoraggiamento. Dal cestino ai suoi
piedi raccoglie le monete e le rare banconote, il modesto
guadagno con il quale cerca di tirare avanti. Lo sconforto è
penetrante ma la coscienza di avere fatto il possibile gli
impedisce di lasciarsi andare del tutto.