Page 23 - Il suonatore di chitarra
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E’ marzo adesso. La grande piazza è affollata di gente
che si riversa nei bar e nei ristoranti, intorno alle bancarelle,
negli spiazzi antistanti i palazzi storici, sui sagrati delle
chiese. C’è aria di festa e di ozio, di eccitazione e di attesa
nelle persone che sciamano come migranti smarriti e
curiosi. Puntuali sono tornati i turisti che si aggirano da un
punto all’altro con moti improvvisi per scattare foto
nervose e girare filmati con l’atteggiamento di registi
esperti. Gli artisti di strada che si esibiscono stabilmente
sono indaffarati nello sfoggiare il loro estro ma ad essi si
aggiungono altri protagonisti dello spettacolo a cielo
aperto. Da un’entrata laterale irrompe una banda tzigana
con un frastuono di ottoni, illusionisti e maghi gareggiano
tra loro in trucchi mascherati, vecchie cartomanti svelano
bugie a prezzi stracciati, un acrobata smilzo si contorce in
passaggi arditi e altri, tanti altri, invadono la piazza come
una stravagante e variopinta moltitudine in vena
d’improvvisazioni.