Page 3 - Il suonatore di chitarra
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Suona con dita esperte che magistralmente si muovono
sulla tastiera della chitarra a pizzicare le corde con colpi
secchi e lievi. Sul volto appaiono i segni della
concentrazione che si sciolgono a volte in accenni di sorrisi
ed è come se in quegli istanti fosse catapultato da un’altra
parte, in un luogo lontano della memoria.
Qualche passante incuriosito si ferma, l’ascolta un po’
e a volte lascia cadere dei soldi nel cestino davanti a lui che
ringrazia della generosità con la testa leggermente china.
Evita di guardare gli spettatori, preferisce rifugiarsi
completamente nella propria musica che cerca di offrire
con il piglio del maestro sul palco di una sala da concerto.
In questo modo le melodie che interpreta gli penetrano
l’anima e la sua sublimazione lo rende indifferente pure al
vociare dei venditori ambulanti che tentano gli avventori
come in un bazar.
L’orgoglio di dare il massimo lo porta all’apice del
virtuosismo e diviene talmente attento ad ogni dettaglio che
sembra andare incontro ad una dimensione rarefatta,
impalpabile. A quel punto non sente più neppure il fervore
che mette nelle sue esecuzioni, diventa un uomo differente
e la piazza scompare sotto i suoi piedi.