Page 12 - Viaggio nell'anima
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Sai, ho saputo che nella tua classe ci sarà una bambina etiope. Si chiama Iftu che vuol all’appuntamento con l’altro.
dire luce. Mi hanno raccontato la sua storia e adesso voglio raccontartela. Anni fa, Iftu In fondo l’amore è la nostra unica salvezza e la salvezza si trova dove respira la fratellanza,
ha viaggiato nella pancia della madre per quasi ottomila chilometri, in fuga da povertà quando facciamo a brandelli il nostro egoismo.
e tirannide. Insieme ai genitori, ha dovuto attraversare foreste e deserti con camion Mesi fa in Brasile è stata uccisa dai poliziotti una giovane nera e madre. Si chiamava
scassati ma stracolmi di migranti. Marielle Franco, viveva nelle favelas di Rio ed era un turbinio di passioni, un po’ eretica.
Non ha visto nulla ma la sua anima ha sentito tutto. La fame e la sete, i pericoli e le Sai, una di quelle donne che una volta chiamavano streghe e che bruciavano sul rogo.
minacce per giorni e notti, come un incubo. E ancora la lunga prigionia in un lager, le La sua eresia era l’orgoglio femminile e la difesa degli oppressi con una frase diventata
mortificazioni e il pagamento della speranza. Il fermo del padre, tenuto ostaggio da un inno di liberazione “Esisto se esistete voi”.
mercanti e aguzzini e pure dalla nostra indifferenza. Questo a me sembra commovente. Affidare la propria anima nelle mani di altri è un
E poi la navigazione nel mare in tempesta, pronto ad inghiottire il gommone dove la nulla, forse, ma è tutto ciò che possiamo dare. E la lanciamo così, nel vuoto, sperando
madre e lei nel grembo erano stipati. Il canotto allo sbando, le urla, le preghiere e la che venga accolta. Forse perché l’anima può slanciarsi in avanti solo nella speranza che
paura fino al miracolo del salvataggio. L’approdo nell’esilio, il pianto del sollievo e il qualcuno, da qualche parte, la stia aspettando.
timore per i parenti bloccati alla partenza. La notte è prossima a svanire e dalla finestra arrivano i primi chiarori dell’alba. Ora, cosa
Iftu è nata tre mesi dopo. Mi dicono sia bellissima con gli occhi grandi e il sorriso faccio dei fogli che ti ho scritto? E poi, posso illudermi che siano il frutto di un sogno
luminoso. Quando sarete amiche, ogni tanto accarezzale i capelli crespi. Sarà come notturno?
accarezzare la sua anima sofferente che vorrebbe il padre accanto. Sei stata dolce ad ascoltarmi con pazienza. Grazie a te, il tumulto che avvertivo si è
Ci sono altre parole che mi rivelano l’anima, parole da custodire dentro di noi come placato e adesso mi sento sereno.
guide preziose. Natura è una di loro. Siamo un pezzo della natura, costituiti dalla stessa Ma voglio lasciarti un pensiero finale. Spero di essere un buon esempio per la tua vita
materia. Materia è un termine che discende dal latino mater che significa madre. Quindi, ma più andrai avanti, meno dovrai fidarti di me. Segui le tue idee e le tue passioni con
la natura è la madre universale, la casa comune nella quale abitano le forme viventi e le generosità, a viso aperto. Ricordati che la ribellione e la disobbedienza possono essere
forme minerali strette, le une alle altre, da un eterno dare e avere. le virtù migliori.
L’anima s’inoltra nella loro mescolanza e diventa meticcia, si spande e si deposita E quando ti costruirai una famiglia, di qualsiasi genere, non chiuderti negli affetti ma
ovunque come un lievito che fa crescere il pane e ci nutre. spalanca la porta a chi è fuori. Esci ogni giorno dal tuo guscio e offri la tua anima agli
Chissà’, forse è proprio per questo motivo che la natura ci toglie il fiato e ci riempie gli altri senza aspettarti niente. Per vie traverse l’anima arriverà a destinazione anche se a
occhi, soprattutto suscita in noi la riconoscenza di essere vivi. volte non ne avrai notizia.
C’è, infine, una parola che è la sorella più cara dell’anima, amore. Mi viene in mente Ho sbirciato nella penombra della tua stanza. Dormi profondamente, raggomitolata nel
un episodio accaduto a Jung, uno splendido studioso dell’uomo. Durante un viaggio piumino ma tra poco devo svegliarti. Tua madre è già uscita, dispiaciuta di lasciarti a
nel Nuovo Messico era diventato amico di un capo indiano che si chiamava Lago di me proprio stamattina, il tuo primo giorno di scuola. Vado a preparare la colazione che
Montagna. In una conversazione, l’indiano gli aveva detto che i bianchi sono scontenti e preferisci. Una tazza di latte caldo, una spolverata di cacao e i biscotti da inzuppare.
irrequieti, vogliono sempre qualcosa ma non riusciva mai a capire cosa volessero. Come Dopo, appena pronti, andremo.
tutto il mio popolo, penso che siano dei pazzi, aveva sentenziato. Jung, sorpreso, gli Buon viaggio, amore mio.
aveva chiesto la motivazione del giudizio e l’indiano aveva risposto “Dicono di pensare
con la testa”. “Certo, è ovvio! Tu, con che cosa pensi?”, aveva replicato Jung. E Lago di
Montagna s’era affrettato a dire “Noi pensiamo qui”, indicando il cuore. Ugo Menesatti
Il cuore è il simbolo dell’amore e l’amore è la forza più potente che ci sia, più
dell’odio. Ci regala la sensazione di essere finalmente giunti nel posto che cercavamo,